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Moschea di Et’hem Bey a Tirana

Moschea di Et'hem Bey a Tirana

La Moschea di Et’hem Bey, situata a Tirana, Albania, è un gioiello architettonico che racconta una storia di resistenza e rinascita attraverso i secoli. In questo articolo, ci immergeremo nella storia affascinante di questa moschea, esplorando la sua architettura unica e il ruolo che ha svolto durante un periodo cruciale della storia albanese.

Il Risveglio nel 1991: Un Atto di Defiance

Costruita tra il 1791 e il 1821 da Molla Bey e suo figlio Haxhi Ethem Bey, la Moschea di Et’hem Bey faceva originariamente parte del tessuto storico di Tirana. Tuttavia, durante il regime comunista, la moschea fu chiusa e dichiarata monumento storico. Fu solo nel 1991, all’inizio della caduta del comunismo, che la moschea riaprì le sue porte come luogo di culto.

Un evento significativo segnò questa riapertura: nonostante l’opposizione delle autorità comuniste, 10.000 persone affollarono la moschea il 18 gennaio 1991. Un atto di sfida che sottolineò il desiderio della popolazione di riappropriarsi della libertà religiosa. Questo momento è diventato una pietra miliare nella storia dell’Albania moderna.

Un Viaggio Attraverso l’Architettura Unica

La Moschea di Et’hem Bey è una testimonianza dell’abilità architettonica dell’epoca. Costruita con inizio nel 1791, la sua costruzione fu completata nel 1821. La struttura comprende una sala di preghiera, un portico e un minareto. Il design unico della sala di preghiera, con una cupola semisferica priva di finestre, è una caratteristica distintiva.

Il portico che circonda il lato nord della moschea è adornato da affreschi che raffigurano alberi, cascate e ponti. Queste opere d’arte non solo aggiungono bellezza al sito, ma raccontano anche storie immaginarie che si mescolano con la realtà.

La Moschea di Et’hem Bey Oggi: Una Tappa Imperdibile a Tirana

Oggi, la Moschea di Et’hem Bey è parte di un complesso architettonico che include la Torre dell’Orologio di Tirana. Le visite guidate sono disponibili quotidianamente, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di esplorare la ricca storia e l’architettura di questo luogo sacro. È importante notare che le visite non sono consentite durante i servizi di preghiera, evidenziando il rispetto per la dimensione spirituale del luogo.

Curiosità e Dettagli Architettonici

Gli affreschi presenti nella moschea sono un punto culminante della visita. Raffigurano paesaggi surreali, come la Moschea di Süleymaniye e un’isola con un fiume attraversato da barche. Queste rappresentazioni artistiche, sebbene non realistiche, aggiungono un elemento di fascino e mistero alla Moschea di Et’hem Bey.

Kristo Frashëri sottolinea che un cronogramma nella moschea afferma che “la moschea ha donato eterna bellezza alla città, come Hagia Sophia ha fatto per Istanbul.” Questo richiamo a Hagia Sophia suggerisce un parallelo simbolico tra la Moschea di Et’hem Bey e questa iconica struttura di Istanbul.

Cose utili da sapere prima di visitare la Moschea di Et'hem Bey.

La moschea è aperta al pubblico nei giorni feriali dalle ore 9:00 alle 17:00. Durante i giorni festivi, gli orari possono variare, quindi è consigliabile verificare in anticipo.

L’ingresso alla Moschea di Et’hem Bey è gratuito. Tuttavia, le donazioni sono gradite per contribuire al mantenimento e alla conservazione del sito.

Si prega di vestirsi in modo modesto e rispettoso durante la visita alla moschea. Gli uomini dovrebbero indossare pantaloni lunghi e coprire le spalle, mentre le donne sono incoraggiate a coprire la testa con un foulard e a indossare abiti che coprano braccia e gambe.

Sì, è possibile prenotare visite guidate che offrono un approfondimento sulla storia, l’architettura e la cultura legate alla moschea. Queste visite possono arricchire notevolmente l’esperienza del visitatore.

Per rispettare la privacy dei fedeli e la sacralità del luogo, potrebbe esserci una restrizione riguardo alle fotografie all’interno della sala di preghiera. Si prega di chiedere il permesso prima di scattare foto.

Conclusione 

In conclusione, la Moschea di Et’hem Bey rappresenta non solo un capolavoro architettonico, ma anche un simbolo di resistenza e rinascita religiosa. La sua storia travagliata e la sua riapertura simbolica nel 1991 la rendono un luogo di grande importanza nella cultura albanese.

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